Risposta per articolo OO.SS. del 25 giugno 2009

In riferimento all'articolo pubblicato sulla stampa in data odierna (ASL, intervenga il Prefetto), continua a meravigliare l'atteggiamento assunto da parte di alcuni sindacati sulle problematiche relative alla complessiva gestione dei rapporti contrattuali inerenti le relazioni sindacali e, più in generale l'organizzazione dei servizi e del lavoro in seno all’Azienda sanitaria di Nuoro.
Si registrano, infatti, nei frequenti comunicati affermazioni a dir poco inesatte e, comunque,
falsamente rappresentative della realtà.
E' da premettere, innanzi tutto, che la delegazione pubblica trattante anche nell’ultimo periodo, ha più volte convocato tutte le OO.SS. – comprese quelle firmatarie della protesta - proprio per
affrontare, discutere e risolvere tutte quelle problematiche sulle quali vi è ancora necessità di
definire aspetti sia organizzativi sia di stretta pertinenza contrattuale.
Ciò nonostante, si deve registrare, da parte delle stesse OO.SS. firmatarie della protesta,
l’abbandono unilaterale del tavolo sindacale con il rifiuto in radice di ogni collaborazione, anche
quando le convocazioni sono state fatte su specifica richiesta di parte sindacale.
Se, pertanto, di silenzio trattasi, questo non è certo imputabile all'Azienda scrivente che, peraltro, sta inoltrando per martedì 30 giugno, una ulteriore convocazione sulle problematiche sollevate.
Tanto premesso e non ritenendo controbattere con altri giudizi a giudizi sempre opinabili, sui fatti specifici diamo puntuali risposte:
Il Giudice del Lavoro non ha condannato l'Azienda Sanitaria di Nuoro per comportamento
antisindacale, al contrario, un primo ricorso è stato rigettato per difetto di legittimazione e con
conseguente condanna delle OO.SS. denuncianti al pagamento delle spese processuali.
Pure sul secondo ricorso il Giudice non ha disposto alcuna condanna per l’Azienda ma, sul
presupposto che la sospensione o la nullità dei provvedimenti impugnati appariva "sproporzionata" rispetto alle richieste presentate dalle OO.SS. (peraltro alcune di esse ritirate in sede di giudizio) e ravvisando per i ricorrenti il mancato rispetto di comportamenti incentrati alla "buona fede, correttezza e prevenzione dei conflitti" ha disposto semplicemente la ripartizione delle spese di giudizio fra ASL e OO.SS. ricorrenti e la necessità di una preventiva – e non solo successiva – informazione sulle materie soggette a tale percorso.
Lasciamo invece giudicare i cittadini, fruitori del Servizio sanitario nuorese, se sia davvero in atto uno smantellamento del servizio sanitario pubblico, limitandoci a ricordare solo alcune delle azioni che di fatto smentiscono le affermazioni sindacali con ingiustificato allarme anche riguardo alla sicurezza nelle strutture aziendali:
· Creazione del primo servizio pubblico riabilitativo in Sardegna (Macomer e Zonchello),
storicamente di esclusiva gestione delle strutture private convenzionate
· Attivazione dell'Hospice 24 ore che, anziché "abbandonare i malati alle loro famiglie", assicura
con piena efficacia le cure più appropriate ai malati non gestibili nel proprio domicilio
· Attivazione della struttura complessa di Oncologia, già adesso punto di riferimento
oncologico regionale in sinergia con le sedi di Sassari e Cagliari, fino a poco tempo fa uniche
nella funzione
· Attivazione di una struttura ospedaliera di Semintensiva, per un maggiore monitoraggio di
pazienti critici, evitando ricoveri impropri nell’Unità di Rianimazione
· Attivazione della struttura complessa di Chirurgia vascolare
· Consolidamento della Cardiologia interventistica (emodinamica ed elettrofisiologia)
· Modernizzazione del Reparto di Ginecologia/Ostetricia
· Prossima consegna del reparto di Radioterapia con contestuale approvazione degli atti
concorsuali per l'assunzione dei Medici Radioterapisti, del Fisico e del personale
tecnico di radioterapia.
Queste sono solo alcune delle cose fatte più recentemente, lasciando appunto ai cittadini il
conseguente giudizio.

Per quanto riguarda gli aspetti del personale, si rimarca il dato incontrovertibile di una Pianta
Organica passata, dal momento della ridefinizione dei nuovi confini delle ASL al 2006 (su
disposizione regionale), da 2332 unità a 2604, con personale effettivamente in servizio passato
da 2213, sempre al 2006, agli attuali circa 2380 dipendenti fra tempo determinato e
indeterminato, con un saldo positivo di circa 170 figure nel corso del triennio 2006/2009.
Nel contempo, si ribadisce l’assoluta tutela e riconoscimento dei diritti dei lavoratori a qualsiasi
titolo presenti in Azienda, sia rispetto agli emolumenti sia rispetto alle formule di valutazione
individuale queste ultime, tanto per intenderci, frutto di concertazioni sottoscritte dalle stesse
OO.SS.
A tale proposito è bene evidenziare che questa Azienda non ha proceduto né procederà in
futuro ad assegnare a ditte esterne personale aziendale strutturato.
Risponde invece al vero che il personale tecnico operante nei vari presidi sotto la responsabilità
dei geometri aziendali interviene nelle attività manutentive - come peraltro è sempre stato – in
sinergia con le attività di project financing attualmente in esecuzione.
Non risponde al vero neppure che i servizi di ristorazione prevedano, ugualmente, il passaggio di personale strutturato a ditte esterne.
Peraltro, è bene ricordare una volta per tutte, che le condizioni di project prevedono al loro
interno servizi che questa Azienda ha esternalizzato da quasi un ventennio.
Le azioni esposte si ritiene abbiano oggettivamente contribuito a migliorare la sanità nuorese.
Ciò nonostante, consapevoli che molto resta sempre da fare e che gli sforzi della Direzione
aziendale sono orientati in questo senso, si ribadisce l’ulteriore ultima convocazione delle
OO.SS., aspettando con serenità anche il confronto in sede prefettizia.

La Direzione Aziendale
Nuoro, 25 giugno 2009