Stato di salute a Macomer

COMUNICATO STAMPA
Approvato il progetto di ricerca sull'incidenza dei tumori della popolazione del Distretto sanitario di Macomer dov'è presente un grosso inceneritore

Al via l'indagine conoscitiva della Asl di Nuoro, in collaborazione con l'Azienda sanitaria di Sassari, sull'incidenza dei tumori maligni nel Distretto sanitario di Macomer dal 2003 al 2010. Il progetto (responsabile dottor Mario Budroni del Centro epidemiologico aziendale della Asl 1 di Sassari) ha ricevuto ieri l'approvazione definitiva di Antonio Onorato Succu, commissario straordinario della Asl di Nuoro: "Abbiamo preso atto dei contenuti che riteniamo validi dal punto di vista scientifico anche in considerazione dell'alta incidenza che la patologia oggetto di studio ha in provincia di Nuoro e in Sardegna in generale", spiega il responsabile. Dell'iniziativa si parlava da tempo, ma mai prima d'ora aveva ricevuto il placet ufficiale. Cinque le strutture coinvolte: i Centri epidemiologici aziendali e i Servizi di Anatomia e Istologia patologica delle Asl di Nuoro e Sassari, e il Servizio di Medicina del lavoro dell'azienda sanitaria nuorese. Lo studio, che andrà avanti per 24 mesi, ha come primo obiettivo la verifica dell'impatto sulla salute che le attività dell'area industriale di Macomer, dove tra gli altri insiste un grosso inceneritore, potrebbero aver determinato sia nella popolazione residente, sia in quella che ha lavorato in quella zona. In particolare, il fine è quello di conoscere l'eventuale relazione tra esposizione a fattori cancerogeni (diossine soprattutto, la cui presenza è già stata accertata) e l'insorgenza di neoplasie maligne, tenendo conto del fatto che le manifestazioni possono verificarsi anche a distanza di molti anni dal rischio. Per questo si andrà indietro fino al 1990 nella ricerca dei casi di tumore nella popolazione con pregressa o attuale attività lavorativa nell'area industriale, con un focus sulle frequenze percentuali di tali patologie. A queste persone sarà somministrato un questionario volto a rilevare la loro storia clinica e occupazionale. In questo step avranno un ruolo fondamentale anche i medici di base che, appunto, saranno coinvolti nell'inchiesta. I tassi di incidenza di tale territorio saranno poi messi a confronto con quelli di un contesto analogo senza insediamenti industriali di tipo chimico che è stato individuato nel Distretto di Sorgono. L'indagine si articolerà quindi in più fasi: iniziale analisi descrittiva della mortalità nel periodo che è stato isolato, con monitoraggio dell'andamento temporale. Seguirà la correlazione dei casi identificati con le sedi anatomiche di insorgenza del tumore, il tipo istologico, il sesso, l'età e l'attività lavorativa dei pazienti e poi la mappatura di tali dati. Dal punto di vista operativo saranno identificati tutti i casi di tumore maligno che si sono verificati o che si verificheranno nei residenti dei comuni che ricadono su quel territorio in questi ultimi otto anni. I dati così raccolti saranno classificati istologicamente e poi comparati con quelli di un'area (appunto il distretto di Sorgono) con popolazione simile ma priva di insediamenti industriali. Le informazioni saranno poi inserite in un database per l'analisi e l'interpretazione. .

Ufficio Stampa Asl 3

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Nuoro, 21 maggio 2010