Infermieri specialisti dell'area critica: a Nuoro il primo master

Al via a Nuoro il primo master in Sardegna in area critica ed emergenza sanitaria per infermieri. Un corso specialistico promosso dall'Asl di Nuoro, in sinergia con la scuola di specializzazione in Medicina d'emergenza urgenza della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Sassari, il Consorzio per la promozione degli studi universitari della Sardegna centrale, con il patrocinio di assessorato regionale alla Sanità, Ipasvi Nuoro (Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d'infanzia) e Simeu, Società italiana di Medicina d'urgenza e l'Ordine dei medici della provincia di Nuoro.

L'iniziativa è stata presentata l'altra sera nei locali della Direzione generale: «Gli iter di qualificazione del nostro personale sanitario sono un investimento in cui crediamo molto – spiega il Direttore generale Antonio Maria Soru – si tratta di percorsi che condividiamo senza riserve, perché ci consentono, nel tempo, di poter contare su competenze professionali in grado di garantire dei livelli sempre più alti di assistenza. In particolare l'area critica è per noi uno snodo strategico il cui buon funzionamento passa anche per una preparazione sempre più specifica degli infermieri».

Pronto Soccorso, Cardiologia d'urgenza, Rianimazione, Trapianti, Psichiatria e Geriatria, il master nuorese (che partirà all'inizio del prossimo anno, limite massimo di 30 iscritti) si concentrerà soprattutto sull'approfondimento delle tecniche di intervento e protocolli operativi relativi a questi settori: «Rappresenta un grande valore aggiunto per l'Isola e non solo – osserva Nicola Glorioso, direttore del Master alla guida della scuola di specializzazione in Medicina d'emergenza urgenza dell'ateneo sassarese – storicamente, purtroppo, l'Italia non ha mai dato avvio a un canale formale di formazione in area critica, medici e infermieri arrivavano in Pronto soccorso o in Rianimazione da svariate esperienze e la loro preparazione avveniva tutta sul campo. La scuola che dirigo è in grado di specializzare 5 unità mediche il primo anno e altrettante il secondo, ma non può espandere il proprio campo d'azione agli infermieri. La finalità principale del master nuorese è quella di arrivare a colmare queste lacune».

Il coordinatore del master Andrea Pes e il suo braccio destro Giuseppe Boi, spiegano che a breve sarà pubblicato il bando e rimarcano: «Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la disponibilità di Sassari, il percorso iniziato nel 2006 non è stato facile».

Grande soddisfazione di Caterina Loi, commissario straordinario del Consorzio universitario: «Si tratta di un ulteriore tassello nel programma di crescita degli studi accademici in questa provincia, in stretta connessione con Scienze infermieristiche. La collaborazione con la Asl di Nuoro è sempre stata fattiva e preziosa».

Tra i docenti anche Stefano Sau, Direttore del Dipartimento emergenza-urgenza dell'ospedale "San Francesco": «L'iniziativa è la naturale evoluzione di un cammino iniziato una decina di anni fa, auspichiamo ulteriori implementazioni sia nella formazione delle nuove leve, sia nella messa a punto di un modus operandi omogeneo. Un altro passo avanti sarà fatto con l'introduzione delle tecniche di simulazione a integrazione delle lezioni frontali, ma anche nell'aggiornamento continuo di medici e infermieri».

D'accordo con lui Maria Rita Pinna, Direttore del Servizio infermieristico della Asl di Nuoro, che aggiunge: «Le competenze specifiche in ambito clinico, rispondono a un bisogno reale che emerge nella pratica quotidiana, la laurea triennale garantisce una preparazione generalista, ma poi è necessario potenziare le conoscenze e andare più a fondo. In questo caso si parla di area critica, ma contiamo di ampliare il ventaglio fino a coprire più branche possibili».

Pieno appoggio dall'Ordine dei medici: «Siamo nell'ambito di un processo di innovazione. – fa sapere il presidente Luigi Arru – Da una parte l'assioma ormai imprescindibile del mantenimento delle competenze, dall'altra l'affermazione sempre più concreta della cultura d'equipe. Il lavoro in squadra nelle corsie, sulla base di moduli e regole condivise e ben precise».