Precisazioni dell'ASL sulle Strutture Semplici

In relazione all'articolo apparso su La Nuova Sardegna del 13.07.2014, dal titolo "Asl, tagliate decine di strutture semplici", l'Azienda Sanitaria di Nuoro – al fine di contribuire a fornire un'informazione imparziale e corretta – precisa quanto segue:

• Il processo di rivisitazione delle Strutture Semplici ha seguito un percorso che si protrae da oltre sei mesi, che ha coinvolto tutti i Direttori di Struttura Complessa interessati. Nel rispetto, quindi, delle disposizioni normative e contrattuali che attribuiscono a questi ultimi il compito di proporre le articolazioni organizzative di cui trattasi;

• L'intero processo riorganizzativo è stato condiviso attraverso vari incontri promossi a livello di Dipartimento, con l'intento di coinvolgere tutte le strutture interne. Nell'ambito di tali incontri informativi sono state messe chiaramente in evidenza le Linee guida e le conseguenti disposizioni di ordine nazionale e regionale, in base alle quali si è promossa la rivisitazione delle strutture esistenti, evidenziando - in particolare - i parametri indicati nella seduta del 23.06.2012 del Comitato Nazionale per l'individuazione dei LEA, che ha previsto lo standard di 1,3 Strutture Semplici per ogni singola Struttura Complessa;

• Tale standard è stato, poi, confermato anche nella proposta concernente il nuovo Patto per la Salute per gli anni 2014-2016, al vaglio della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano;

• L'Azienda ha, quindi, inteso riportare l'assetto strutturale interno a criteri coerenti con quelli previsti dalla normativa vigente in materia, ed individuando correttamente - laddove non sussistano i requisiti per l'individuazione di una Struttura Semplice (risorse umane, logistiche e strumentali dedicate) – Incarichi Professionali di Alta Specializzazione, caratterizzati dall'apporto professionale particolarmente qualificato del singolo Dirigente;

• Gli incarichi delle suddette Strutture saranno individuati solo attraverso le modalità selettive previste dagli istituti contrattuali;

• Non appare marginale evidenziare che la rivisitazione risponde anche a criteri di ridimensionamento della spesa sanitaria, rilevando che il proliferare di strutture non giustificate da concrete esigenze organizzative determinano, se non governate, un oneroso incremento di spese per le risorse umane e strumentali necessarie per il loro funzionamento, con conseguenti ed evidenti responsabilità di natura contabile;

• La modifica strutturale apportata costituisce una misura, tra le tante necessarie, per affrontare (anche in questo settore) l'attuale crisi economico-finanziaria, ed è indispensabile per assicurare la sostenibilità del SSN.