Servizio civile: presentati i nuovi volontari

Sono stati presentati lunedì 11 dicembre, nella sala conferenze dell'Ospedale San Francesco, i 34 giovani del Servizio civile nazionale, che lavoreranno per un anno nei 4 progetti dell'ASSL di Nuoro - "Sportello Accoglienza", "Dal curare all'aver cura", "A misura di bambino"e "A.D.A.G.I.O." - approvati dall'Ufficio Nazionale del Servizio Civile.

All'incontro, che sanciva anche l'avvio del percorso di formazione e affiancamento dei giovani volontari, erano presenti il Direttore Amministrativo dell'ATS Sardegna, Stefano Lorusso, il Direttore dell'ASSL di Nuoro, Andrea Marras, il Capo di Gabinetto dell'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale della Regione Sardegna, Gianni Salis, e - per il Servizio Socio Sanitario dell'ASSL di Nuoro - Gesuina Cherchi e Giusy Nioi, la quale - nel corso degli anni - ha maturato una notevole esperienza nel settore, contribuendo a far emergere la ex ASL di Nuoro prima, e oggi l'ASSL, tra le realtà pubbliche più sensibili ed efficienti nella realizzazione dei progetti di Servizio Civile.

A.D.A.G.I.O.
Obiettivo del progetto A.D.A.G.I.O. (che sta per Assistenza, Dialogo, Ascolto tra Generazioni In Ospedale) è migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria attraverso la realizzazione di un servizio attento alle esigenze dell'anziano ricoverato nel reparto di Geriatria del San Francesco. In particolare 4 volontari del servizio civile volontario concorreranno, con le professionalità presenti in reparto e con i familiari dei degenti, a realizzare un lavoro di rete che, promuovendo iniziative legate alle attività motorie e di socializzazione, si impegni a rendere la permanenza degli anziani in ospedale qualitativamente più vicina al vissuto quotidiano. I volontari, in base alle proprie abilità e alla tipologia di pazienti ricoverati, saranno impegnati nelle seguenti attività: sostenere l’anziano nelle attività quotidiane; aiutarlo nell'esecuzione di semplici attività motorie come la passeggiata nel corridoio, salire e scendere le scale, spostarsi nel letto, utilizzare dispositivi di supporto alla mobilità (carrozzine, girelli ecc.); alleggerire le lunghe ore di attesa in corsia con letture, conversazioni, giochi (molti anziani amano giocare a carte, a dama …); proporre all’interno del reparto attività volte a stimolare la creatività degli anziani e a contribuire a creare concrete opportunità di socializzazione; svolgere piccole attività di supporto al malato e ai suoi familiari, come il disbrigo di semplici faccende (ad esempio acquistare il giornale o telefonare a casa perché serve un cambio).

A misura di bambino
In questo progetto, che ha il primario e non facilissimo obiettivo di migliorare il processo di adattamento di bambini e adolescenti alla routine ospedaliera, sono impegnati altri 4 volontari, che opereranno all'interno del reparto di Pediatria dell'Ospedale San Francesco. Durante l'anno di attività i volontari dovranno promuovere attività ludiche e ricreative rivolte ai degenti nell'arco della giornata; intrattenere i pazienti ricoverati durante la degenza con attività ludiche e ricreative mentre i genitori sono a colloquio con il personale sanitario, durante il cambio turno dei familiari, nelle pause della giornata di degenza; favorire l'integrazione all'interno dei percorsi sanitari per i pazienti ricoverati, con riguardo particolare alle famiglie straniere; predisporre attività utili ad alleviare il dolore e i disagi derivanti dalle patologie e dalle cure; sostituire il genitore che avesse la necessità di allontanarsi momentaneamente dalla camera di degenza; rendere più accoglienti gli spazi comuni con allestimenti e organizzazione di mini eventi (Natale, compleanni ecc.); fornire sostegno scolastico: supportare i degenti nell'esecuzione di compiti ed attività scolastiche.
Tutte queste azioni verranno svolte prevalentemente in una sala appositamente adibita a gioco, ma nei casi di bambini e adolescenti allettati, previa autorizzazione da parte del personale medico-sanitario, il volontario potrà fare il suo intervento nelle stanze di degenza.

Dal curare all'aver cura
Con l'obiettivo generale di valorizzare la centralità della persona, e quello più specifico di sostenere il degente durante il ricovero e aiutare le famiglie nell'assistenza dei propri congiunti, questo progetto si svolge nell'Hospice dell'Ospedale Cesare Zonchello, con l'impiego di 4 volontari. In particolare saranno svolte attività assistenziali dirette, rivolte al malato e/o alla sua famiglia; e attività assistenziali indirette (ad esempio supporto organizzativo nella realizzazione di convegni e/o campagne di fund raising).

Sportello accoglienza
L'ormai collaudato Sportello accoglienza, è articolato nei vari Presidi Ospedalieri e Distretti dell'ASSL di Nuoro:
-Direzione Distretto Sanitario Macomer: 2 volontari
-Direzione Distretto Sanitario Siniscola: 2 volontari
-Direzione Distretto Sanitario Nuoro: 4 volontari
-Direzione Sanitaria Ospedale San Camillo: 2 volontari
-Direzione Sanitaria Ospedale San Francesco: 4 volontari
-Direzione Sanitaria Ospedale Zonchello: 3 volontari
-Poliambulatorio Orosei: 1 volontario
-Unità Operativa Pronto Soccorso Nuoro: 4 volontari.
Come dice il nome stesso del progetto, l'obiettivo principale è di migliorare l'accoglienza, l’efficienza e l’accessibilità ai servizi da parte di soggetti fragili (in particolare anziani e pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti).
Qui i volontari svolgeranno, nel servizio quotidiano, una funzione di supporto al cittadino, attraverso attività di informazione, orientamento e accompagnamento sotto la supervisione e la responsabilità dell'OLP (Operatore Locale di Progetto).
In sintesi, le attività previste possono essere schematizzate come segue:
-Accoglienza: si offre come interlocutore presentandosi e prendendo in carico la persona
-Ascolto
-Informazione
-Accompagnamento
-Compilazione modulistica
-Recalling telefonico, in collaborazione col CUP, contatterà gli utenti prenotati per ricordare
e confermare l'appuntamento
-Compilazione quotidiana dei report sulle attività svolte.

I 34 ragazzi, durante quest'anno di lavoro, saranno affiancati dagli operatori locali di progetto, e -
prima di diventare completamente operativi - saranno impegnati in un percorso formativo che si annuncia intenso e arricchente.

Il Direttore Amministrativo dell'ATS Sardegna, Stefano Lorusso, favorevolmente colpito dall'esperienza nuorese, ha manifestato la volontà di estendere quest'esempio di "buona prassi" anche alle altre Aree Socio Sanitarie dell'azienda, e di proporne l'estensione ad altre regioni d'Italia.

Ai ragazzi del Servizio civile, che presto prenderanno servizio, non resta che augurare buon lavoro, nella certezza che il sorriso e il "grazie" delle tante persone che aiuteranno rappresenterà, anche per loro, un momento impagabile che segnerà in positivo la loro formazione futura.