Prevenzione cadute accidentali


COMUNICATO STAMPA
Protocollo prevenzione cadute accidentali della Asl di Nuoro: un modello da imitare

"Adattamento della procedura utilizzata dalla Asl di Nuoro" è la chiosa che compare nero su bianco nella raccomandazione ministeriale diramata dal Ministero della Salute a livello nazionale sul sistema da adottare per la prevenzione delle cadute accidentali.
Un grande riconoscimento per l'azienda sanitaria nuorese, a coronamento di un percorso partito dal 2006 con la precedente direzione generale e via via sviluppatosi nel tempo. Fino a una vera e propria istituzionalizzazione deliberata dal commissario straordinario Antonio Onorato Succu che lo scorso marzo ha ufficialmente istituito una specifica e appropriata struttura semplice, l'ufficio Rischio clinico e qualità ospedaliera, con tanto di dotazione organica: un dirigente medico responsabile, un coordinatore infermieristico e un'unità di personale amministrativo con competenza giuridico-sanitaria in materia. L'iter, partito 4 anni fa, si è articolato in più fasi. Il primo passo è stato quello di uno studio approfondito della casistica locale in materia di contenziosi. Dalla ricerca è emerso che circa il 50 per cento di essi riguarda proprio le cadute accidentali del paziente in seguito alle quali i parenti spesso denunciano l'accaduto adendo alle vie legali. Dopo l'elaborazione di tale letteratura in materia, il team di specialisti ha messo mano a una prima ipotesi di procedura di prevenzione secondo delle tracce riconosciute a livello internazionale. Una sorta di linee guida, in seguito perfezionate e migliorate. Alla fine ne è appunto emersa una prassi metodologica sistematizzata costituita da precisi passaggi funzionali e propedeutici l'uno all'altro, sperimentata con successo in Geriatria e Neurologia con la collaborazione attiva di tutto il personale nel periodo giugno-dicembre 2007, ed estesa a tutti gli altri reparti dal gennaio 2008.
E allora eccola nei dettagli: all'arrivo in ospedale l'assistito se ha un'età dai 65 anni in su viene accolto da un infermiere che, per così dire, lo intervista: sei domande volte a registrare l'indice di rischio che corre tale paziente. Tra queste se è caduto di recente o se soffre di capogiri. La seconda fase è quella delle raccomandazioni. Le stesse sono visionabili anche nei poster plastificati affissi nei reparti che contengono: l'indicazione dell'ubicazione del campanello e del bagno, alcuni consigli utili come l'usare pantofole chiuse e possibilmente antiscivolo, il non camminare con le sole calze, il fare attenzione che la cintura della vestaglia non tocchi il pavimento e vada a costituire rischio di inciampo. Se dal colloquio iniziale è emerso un valore di rischio particolarmente alto, il suggerimento è quello di farsi sempre aiutare per alzarsi dal letto. Un decalogo fatto di buone prassi che possono parere perfino banali nella loro semplicità, le quali però vengono disattese molto più spesso di quel che si possa immaginare. Altra azione molto importante è il coinvolgimento dei familiari, che vengono messi al corrente che il proprio caro può cadere facilmente e sono quindi invitati a collaborare. Tali operazioni ovviamente non possono prescindere dal ruolo attivo che devono avere i medici: laddove si può, quindi salvo particolari indicazioni cliniche, si chiede loro ad esempio di evitare terapie che possano amplificare il rischio caduta.
I risultati di questi due anni (2008-2009) di applicazione sono positivi, in quanto si è registrato in Geriatria una diminuzione delle cadute accidentali dal 1,9 al 1,5 per cento. È in fase di elaborazione un report di andamento e valutazione relativo al periodo che va dal 2008 a maggio del 2010.
La procedura è in fase di miglioramento: una nuova revisione è prevista per settembre, con ulteriori implementazioni.
Lo staff dell'ufficio Rischio clinico e Qualità ospedaliero è composto da Antonio Pinna, responsabile Risk Manager aziendale, Gavina Porcu, coordinatrice infermieristica e Pasquina Gusai, figura con funzioni amministrative.

Ufficio Stampa Asl Nuoro

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Nuoro, 16 agosto 2010